Percorso
Liturgia
Cos'è e cosa fa ...
Il gruppo liturgico è all’interno della dimensione liturgica della vita ecclesiale. E cura, oltre che i momenti principali, tutto il cammino liturgico della vita della parrocchia, individuando i principali punti su cui intervenire per migliorare la liturgia, cioè per creare le condizioni affinchè il soggetto primo e fondamentale della liturgia, cioè l’Assemblea, possa essere messa nelle condizioni di vivere quanto celebra.
Il gruppo liturgico cerca di promuovere la partecipazione di tutti i fedeli alla liturgia. Curare la formazione dei lettori e degli animatori; dare stabilità e continuità al servizio liturgico; promuovere processioni e riti liturgici comprensibili il più possibile da tutti. Far in modo che sia nei momenti feriali, come nei momenti festivi, la preghiera comunitaria sia sempre bella, partecipata, in particolare con la vivacità e la creatività dei bambini e dei ragazzi, raccolti tutti attorno all’altare con il sacerdote, visibilmente contento Un’attenzione particolare del gruppo è quella dell’animazione, liturgica ‘mariana’ , per promuovere il dono e responsabilità di essere chiesa-santuario mariano.
Da chi è formato ...
Il gruppo è costituito dal sacrista, dai maestri della schola cantorum e del gruppo canto giovani, dalle persone per il servizio dei fiori, e quelle che si prendono cura dei servizi di pulizia, dai rappresentanti dei lettori, degli animatori liturgici.
Quando si ritrova ...
Il gruppo liturgia si ritrova, generalmente, ogni due mesi.
Il rosario ...
La recita del rosario sempre prima di ogni messa, festiva e feriale.
Nei prossimi giorni celebreremo la solennità di tutti i santi e l’annuale commemorazione di tutti i fedeli defunti. Lo spirito con il quale vivere queste ricorrenze è quello che proviene dalla Pasqua di Gesù Cristo che morendo e risorgendo ci ha aperto il passaggio alla casa del Padre, nel suo Regno di vita e di pace. Visitando i cimiteri ricordiamoci che lì, nelle tombe, riposano solo le spoglie mortali dei nostri cari in attesa della risurrezione finale. Le loro anime già "sono nelle mani di Dio" (Sap 3, 1). Pertanto, il modo più proprio ed efficace di onorarli è pregare per loro, offrendo atti di fede, di speranza e di cari-tà. In unione al Sacrificio eucaristico, pos-siamo intercedere per la loro salvezza eterna, e sperimentare la più profonda comunione, in attesa di ritrovarci insieme, a godere per sempre dell'Amore che ci ha creati e redenti.
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